MALDIN HAMZAI THAI GYM BOLOGNA
VS
PAOLO FIORIO THAI BOXE TORINO
K1 STYLE 3x3 -72,5 KG
THAI BOXE MANIA TORINO 29 GENNAIO 2011
Quando aspetti un evento da tanto tempo, quando ogni tuo allenamento si riferisce a quello, quando quel post it nei tuoi impegni è chiaro e ben visibile nell’ agenda delle tua vita, succede che tutto si riparametra in un conto alla rovescia incessante. Quando arrivi a Torino per il THAI BOXE MANIA, con le previste selezioni per OKTAGON 2011, e il FIGHT CODE in diretta mondiale; quando arrivi nell’hall dell’hotel e vedi al check in atleti come Kulebin, i Petrosyan, Sudsakorn Kaoponlek, Mabel, e magari il mattino successivo ti ci incontri mentre scegli cosa mangiare a colazione…, è inevitabile che minuto dopo minuto senti avvicinarsi il quadrato in cui combatterai fino ad essere la sola terra che pesti quel giorno!
Quando poi incontri un grande avversario come Paolo Fiorio della THAI BOXE TORINO allenato dal M° Barbuto promoter dell'evento, che quindi combatteva in casa, con all'angolo Filippo Cinti direttamente dalla Thailandia, manager di Sudsakorn (SAK) sicuramente sai che non sarà una gara facile.
Maldin ci prova: la prima ripresa è di studio, ma anche di colpi duri, si vedono dei buoni scambi di Fiorio, sempre pericoloso con la boxe, un motivo in più per tenerlo alla distanza e chiuderlo in clinch, dove anche solo per 5 secondi ( il match ahinoi…è k1!), Maldin riesce a piazzare potenti ginocchiate, porta diretti micidiali e buoni calci in chiusura. All’inizio della seconda, una testata gli gonfia il sopracciglio, il sangue scorre non da interrompere il match, ma qualcosa inverte la tendenza, non è dolore, non è stanchezza…quindi si prosegue e tutto diventa meno pulito.
E’ il fatto è che nella vita va esattamente così: arriva qualcosa che sporca il tuo bel disegno, che non è un evento in particolare, è l’incapacità di gestire dentro di noi il fatto che stia andando in maniera diversa da come ci eravamo preventivati, e il più delle volte non preventiviamo mai le nostre emozioni, che sono uniche e speciali, ogni volta diverse, proprio perché viviamo cose sempre diverse, perché siamo noi a cambiare ogni minuto che passa.
Passa una seconda ripresa sporca, e la terza è di Fiorio che entra pronto, sui colpi ormai spenti di Maldin, mai calato se non durante il clinch e il match si conclude con la sua vittoria che lo porterà a Cagliari alla finale per Oktagon.
In tutto ciò non dimentichiamo quanto stia facendo a soli 19 anni Maldin, macinare match come uno schiacciasassi, non facendo passare mai più di un mese o giù di lì da uno all’altro, sempre in peso, sempre lì: pronto.
Non ha perso la tecnica, non ha perso per inferiorità, o motivazione, ma per esperienza di emozioni, e di consapevolezza di se…In futuro, dopo ieri quindi, non sarà un grande Gala a fare lui piccolo, ma lo renderà ancora più protagonista, non sarà un match teso a rendere lui nervoso o poco incisivo, ma tutto questo darà la forza, il protagonismo, l’esuberanza che già lo contraddistingue per essere il nostro Maldin Chakari doni Hamzai!!!!!!